Valorizzazione del Carciofo Pugliese: Si Conclude il Progetto ICARUS con Successo a Ordona (FG)
Lo scorso mercoledì 4 dicembre, presso l’Azienda il Vignale ad Ordona (FG), si è tenuta la conferenza finale del Progetto ICARUS: “Innovazione di processo e di marketing per la valorizzazione del carciofo pugliese in un’ottica sostenibile”. Un progetto ambizioso che ha puntato a rilanciare il carciofo pugliese attraverso tecniche innovative, sostenibilità e strategie di mercato integrate.
Saluti Istituzionali e Obiettivi del Progetto
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del Dott. Mario Di Matteo, rappresentante di Il Vignale De Maio e F.lli De Matteo, del Dott. Pasquale Solazzo, dirigente del Servizio Territoriale di Foggia – Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, e del Dott. Vito Cifarelli dell’Azienda Agricola Michele Cericola, capofila del Gruppo Operativo.
A seguire, il Dott. Manlio Cassandro dello Studio Cassandro ha illustrato il quadro generale del progetto, sottolineando il fondamentale contributo della Regione Puglia. “È stato cruciale integrare le esigenze dei vari attori della filiera – produzione, trasformazione e ricerca – per portare i prodotti direttamente sul mercato”, ha dichiarato Cassandro.
Relazioni Tecnico-Scientifiche: Innovazione e Sostenibilità
Il Progetto ICARUS si è rivelato una piattaforma efficace per il rilancio del carciofo pugliese, integrando innovazioni tecnologiche, sostenibilità e strategie di marketing. L’iniziativa ha permesso di valorizzare non solo il prodotto principale, ma anche i suoi scarti, trasformandoli in risorse utili per altri settori dell’agroalimentare.
Il cuore della conferenza è stato dedicato alle relazioni tecnico-scientifiche, che hanno evidenziato i risultati concreti e le prospettive future per la filiera del carciofo pugliese:
- Dott.ssa Maria Luisa Amodio, responsabile tecnico-scientifico del progetto, ha presentato gli obiettivi e le innovazioni raggiunte per la produzione di prodotti di carciofo ad alto contenuto di servizio. Questi risultati offrono soluzioni concrete per la valorizzazione del prodotto, puntando su qualità e sostenibilità.
- Prof. Giuseppe De Mastro dell’Università degli Studi di Bari ha discusso le innovazioni per una cinearicoltura sostenibile, annunciando un traguardo significativo: “Dagli scarti del carciofo, una biomassa finora inutilizzata, abbiamo estratto inulina, un ingrediente che consente la produzione di alimenti a basso contenuto di grassi.”
- Dott. Rocco Germano, anch’egli dell’Università degli Studi di Bari, ha approfondito il focus agronomico e le pratiche sostenibili per ottimizzare la coltivazione del carciofo.
- Dott. Vito Buono di SYSMAN ha illustrato l’importanza delle nuove tecnologie per il supporto decisionale nelle produzioni agricole, favorendo una gestione più efficiente e sostenibile della coltura.
- Dott. Antonio Legittimo del Consorzio CODIVABRI ha invece presentato le attività di sostegno alla produzione del Carciofo Brindisino IGP, sottolineando il ruolo chiave dei marchi di qualità per migliorare la competitività sul mercato.
Conclusioni e Prospettive Future
Grazie al coinvolgimento di istituzioni, aziende e università, il progetto ha dimostrato come una sinergia tra ricerca scientifica e imprenditorialità possa diventare un modello virtuoso per l’intero settore agricolo pugliese. La conferenza ha così segnato non solo la conclusione di un’importante tappa, ma anche l’inizio di nuove opportunità per la cinearicoltura regionale.