Il contesto normativo
Il Governo si impegna a convocare al più presto un tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per discutere l’obbligo assicurativo delle macchine agricole anche in aree private. Tale obbligo, introdotto dal decreto legislativo 22 novembre 2023, n. 184, recependo la Direttiva (UE) 2021/2118, era stato posticipato per il solo comparto agricolo fino a luglio scorso.
L’iniziativa parlamentare
L’ordine del giorno, firmato dalla senatrice Maria Nocco di Fratelli d’Italia, è stato approvato durante la conversione in legge del Dl Milleproroghe al Senato. L’obiettivo è quello di chiarire le modalità di attuazione di un obbligo che, al momento, risulta di difficile applicazione per il settore agricolo.
Le difficoltà del settore agricolo
Secondo la senatrice Maria Nocco, il settore si trova attualmente in una fase di incertezza:
“Non essendoci tuttora idonei strumenti assicurativi, il settore agricolo vive una fase di limbo dove, da un lato, vige l’obbligo e, dall’altro, vi è l’impossibilità di adeguarsi alle disposizioni normative.”
Questa situazione ha portato alla richiesta, da parte di associazioni agricole, contoterzisti, costruttori e rivenditori di macchine agricole, di un intervento normativo chiarificatore.
Il tavolo tecnico e i soggetti coinvolti
Il tavolo tecnico avrà il compito di trovare una soluzione condivisa e coinvolgerà:
- L’Ania, l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici;
- Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;
- L’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
L’obiettivo è quello di individuare strumenti assicurativi idonei che permettano agli agricoltori e agli altri operatori del settore di adempiere agli obblighi comunitari senza eccessivi oneri burocratici ed economici.
Possibili soluzioni e deroghe
Tra le ipotesi in discussione, il tavolo tecnico potrà valutare anche eventuali deroghe e semplificazioni per il comparto agricolo. La senatrice Nocco auspica che si possa giungere a una soluzione equilibrata:
“L’auspicio è che si possa giungere ad una conclusione non vessatoria per gli agricoltori e gli altri operatori della filiera delle macchine agricole, ma che permetta di rispondere all’obbligo comunitario.”
Il dibattito è quindi aperto, e il Governo si impegna a trovare una soluzione concreta per evitare penalizzazioni al settore primario, essenziale per l’economia italiana.